Brano 6
“Ricorda: tu sei santa e maledetta fra le donne, e santo e maledetto sarà il frutto del tuo ventre, anche se con un atto d’amore sensuale sei stata scelta fra molte.”
Fu quella l’unica frase che Shagal ricordò, quando il sole invase la sua stanza spoglia, nella casa di pietra bianca a Dana. Pensò di aver ecceduto d’immaginazione quella notte, popolandola il proprio immaginario di fantasmi, ma pochi giorni dopo la vita scalpitava nel suo ventre.
Egli nacque il 9 luglio, mese di Av (Alef Bet) del calendario ebraico. Il suo nome era Vav Vav Vav, 6 6 6, cioè 18, Alef Khet, cioè 9, Tet: il giorno della distruzione del tempio a Gerusalemme.
Dana, Dana, da te sarebbe ricomparso Dan, principe d'iniquità! Giacobbe maledirebbe, forse, il proprio seme? Il patriarca lo annunciò nel suo testamento spirituale: Gad, Aser, Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Isaccar, Zabulon, Giuseppe, Beniamino, Neftali e… Dan, figlio della schiava Bila. Dan, figlio della meretrice Shagal. Dan, fra i dodici nati da Israele, il reietto, giudice nascosto nella storia del suo popolo: come serpe velenosa morderai al calcagno i fratelli, sul cammino polveroso dell’avvenire! Dan di Dana, ibrido vigilante, Figlio del Drago Semeyaza e di Madonna Shagal!
Infine vidi il Principe Nero banchettare in San Pietro e nel Nuovo Tempio di Gerusalemme, e mille pescatori incensare la sua mano che stringeva in pugno il potere di vita e di morte, una mano che annienta e crea, una mano che benedice e distrugge.
Piangete madri! Gettate le vostre viscere al fuoco. Squarciate il vostro grembo!!!. L'uomo non nascerà più da donna perché è arrivato Lui, l'ultimo figlio di Osiride.
Cosi chiudiamo la finestra sulla vigna del padre,. ma non piangete. È ora che gli occhi si chiudano. Perché la vite non darà più vino. E la terra non darà più grano. Cosi fino alla nuova giornata che andremo a cercare nell'infinito. Sarà questo il canto delle sei legioni che varcheranno il fiume. Attenti alla palude. Qui cadrà l'ultima speranza del piccolo Cesare. Ci saranno i segni del cielo. Ci saranno le voci dei morti. Ci saranno i lamenti dei vivi.
Quando il tuo regno sarà finito, il mondo avrà conosciuto il fuoco purificatore, che precederà la civiltà degli angeli, ma prima… il deserto abbraccerà la terra…
Sì, l’Anticristo, il signore della fine, era stato concepito nel deserto, a Dana.
“Ricorda: tu sei santa e maledetta fra le donne, e santo e maledetto sarà il frutto del tuo ventre, anche se con un atto d’amore sensuale sei stata scelta fra molte.”
Fu quella l’unica frase che Shagal ricordò, quando il sole invase la sua stanza spoglia, nella casa di pietra bianca a Dana. Pensò di aver ecceduto d’immaginazione quella notte, popolandola il proprio immaginario di fantasmi, ma pochi giorni dopo la vita scalpitava nel suo ventre.
Egli nacque il 9 luglio, mese di Av (Alef Bet) del calendario ebraico. Il suo nome era Vav Vav Vav, 6 6 6, cioè 18, Alef Khet, cioè 9, Tet: il giorno della distruzione del tempio a Gerusalemme.
Dana, Dana, da te sarebbe ricomparso Dan, principe d'iniquità! Giacobbe maledirebbe, forse, il proprio seme? Il patriarca lo annunciò nel suo testamento spirituale: Gad, Aser, Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Isaccar, Zabulon, Giuseppe, Beniamino, Neftali e… Dan, figlio della schiava Bila. Dan, figlio della meretrice Shagal. Dan, fra i dodici nati da Israele, il reietto, giudice nascosto nella storia del suo popolo: come serpe velenosa morderai al calcagno i fratelli, sul cammino polveroso dell’avvenire! Dan di Dana, ibrido vigilante, Figlio del Drago Semeyaza e di Madonna Shagal!
Infine vidi il Principe Nero banchettare in San Pietro e nel Nuovo Tempio di Gerusalemme, e mille pescatori incensare la sua mano che stringeva in pugno il potere di vita e di morte, una mano che annienta e crea, una mano che benedice e distrugge.
Piangete madri! Gettate le vostre viscere al fuoco. Squarciate il vostro grembo!!!. L'uomo non nascerà più da donna perché è arrivato Lui, l'ultimo figlio di Osiride.
Cosi chiudiamo la finestra sulla vigna del padre,. ma non piangete. È ora che gli occhi si chiudano. Perché la vite non darà più vino. E la terra non darà più grano. Cosi fino alla nuova giornata che andremo a cercare nell'infinito. Sarà questo il canto delle sei legioni che varcheranno il fiume. Attenti alla palude. Qui cadrà l'ultima speranza del piccolo Cesare. Ci saranno i segni del cielo. Ci saranno le voci dei morti. Ci saranno i lamenti dei vivi.
Quando il tuo regno sarà finito, il mondo avrà conosciuto il fuoco purificatore, che precederà la civiltà degli angeli, ma prima… il deserto abbraccerà la terra…
Sì, l’Anticristo, il signore della fine, era stato concepito nel deserto, a Dana.