Brano 44
Ted Villata si destò: non sapeva dove fosse. Era, forse, morto? "Amore!" sollecitavano le dolci dita, carezzandolo. Sembrava l’imbrunire. L'uomo notò una gran finestra ovoidale galleggiante nel vuoto. Un modello di multivisore insolito, mai visto prima: doveva costare una fortuna.
Sull'orizzonte si ergeva la sagoma celeste e oro della terra, scortata da una miriade di corpuscoli argentei, come pesci piloti su uno squalo. Sì, forse era proprio trapassato.
Il disco solare era inchiodato alla sfera universale. L’illimitato aggredì Ted, ed anche Eliana sentì l’angoscia, un sentimento che non provava da moltissimo tempo.
"Perché mi ha avvelenato? Sono morto, vero?!"
"No... sei svenuto."
"Dove siamo?"
"Lontano da Rimini."
"Potevi dirmelo che volevi fare una gita; chi sa se a quest'ora c'è un tabaccaio aperto. Hai una sigaretta?" La ragazza scosse il capo: "Non ne hai bisogno."
"Che storia, c’incontriamo dopo anni e tu mi rapisci per farmi smettere di fumare?!"
"Non proprio."
"Ho capito che non devo capire. Non so più se sogno, se ho delle visioni, se è tutto vero… ma siamo reali?" lamentò il Villata. Eliana non rispose e lo pizzicò forte su un braccio. Lui gridò: “Ahia, che dolore, ma perché tutti vogliono farmi del male?!”
"Ted, non sogni. Siamo in orbita attorno alla terra. Qualunque cosa accada, ricordati che voglio il tuo bene.”
“E’ predisposto ad imparare ma è soverchiamente lento”, disse il professor Luxus Urlaub, concretandosi nella stanza. Seppure ancora vago, ma in tutta la sua imponenza fisica, proseguì: “Darei ordine a tale concetto, affermando che questo essere è insopportabile? Potrei affermarlo se avvertissi rabbia ed impazienza, ma non le sento.”
Eliana sapeva che Luxus sarebbe arrivato per sistemare tutto e dirigere l’operazione. Faceva sempre così quando si trovava in difficoltà.
Luxus era in ritardo, per i soliti problemi di messa punto del suo sistema multidimensionale. Così portò a termine la modificazione vibrazionale del suo corpo eterico per stabilizzarlo fisicamente e vi addizionò la consapevolezza più adatta.
“Benvenuto, Ted. Ti aspettavamo”
Ted corrugò la fronte osservando quell’uomo imponente quasi risplendente.
“Chi è lei? L’ho già vista recentemente in un filmato…”
“Chiamami Unione di Coscienze.”
“Che cosa vuol dire?”
“Vuol dire che il professor Luxus Urlaub ha formato un condensato fisico che ospita un reparto di combattenti. Il corpo è solo una macchina dimensionale, una specie di navicella spaziale, che può accogliere molte consapevolezze.
“Tu hai chiesto una nuova identità fisica e ti è stata data dagli umani. Ma quello è uno svago tecnologico primitivo: tu avrai di più per poter combattere. Dov’è la piramide?” reclamò Luxus.
“Di quale piramide sta parlando Eliana?”
“Lo sai”, disse la ragazza con la voce più carezzevole.
“Fidati, sei tra amici, dobbiamo riunirle” tagliò corto lo scienziato.
Gli mostrarono tre piramidi, apparentemente identiche a quella che il Villata aveva consegnato a René.
“Allora la storia di Wesselman sugli antichi Jed egiziani non un’ipotesi folle?”
“Non lo è. Dov’è il quarto Jed?
“Il mio amico René lo sta portando ai capi della resistenza.”
“Male, il coordinamento logistico non funziona come dovrebbe, stiamo perdendo un mucchio di tempo.
Non sanno neanche come usarla”, disse lo scienziato con un timbro di voce decisamente più marziale.
“Il fatto è che i Pleiadiani non si fidano completamente di noi, comandante Nagar”, disse Eliana.
“Vogliono controllare l’operazione di modifica vibrazionale planetaria con il consenso dei terrestri.”
“Scusatemi se v’interrompo, Alleanza, ma io non ci capisco più niente.
“Cercheremo di farti capire. Quello che ha parlato prima è il comandate Nagar. Io sono Luvjan, genetista atomica. Ho ideato nuovi processi di relazione fra il dna e le vibrazioni energetiche universali della terza dimensione. L’umanità sta subendo un’involuzione rapidissima, che rende precari gli equilibri del pianeta. Se la strategia degli impianti elettro neurali dei Sauri sarà completata ed attuata, gli uomini perderanno per sempre la loro coscienza”, spiegò la donna.
“Questo lo avevo intuito, se no perché avrei dovuto cambiare identità?! Sarò stupido ma non idiota!”
Eliana riprese: “L’ultima misurazione effettuata evidenza la presenza attorno alla Terra di una fascia impermeabile di pensiero collettivo a bassissima frequenza, che sta trascinando al parossismo il suo corpo mentale per attirare incarnazioni di esseri sempre più immondi.”
“Questo è complicato”, pensò Ted.
Eliana gli rispose: “Siamo in guerra, questo lo capisci?”
“Sì… e no…”
Luxus proseguì: “Ascolta attentamente e non fare commenti scettici. Nell’universo esistono diverse razze, che milioni d’anni fa decisero di porre fine alla discordia creando una Confederazione di Galassie. Purtroppo i sauri tradirono il patto e scatenarono un’offensiva improvvisa nelle vibrazioni universali più dense, al limitare della quarta dimensione, per il controllo della Via Lattea. Iniziò una guerra che continua ancora oggi, fra due schieramenti. Da una parte Lyriani, Pleiadiani e abitanti d’Aldebaran. Dall’altra i grigi, o reticolanti, di Zeta Reticuli e i dragoni. La loro base di partenza e la costellazione dell’Orsa Maggiore che comprende il sistema solare di Alpha Draconis, o Stella di Set.”
“Vogliono robotizzarci e renderci schiavi“, disse Eliana.
“Eliana Lamanna, lo sapevo, sei una marziana, l’ho intuito fin dai tempi della scuola.”
“Io invece non lo sapevo. Ci sono voluti anni per cambiare le mie facoltà percettive. Poi ho conosciuto attraverso il pensiero i fratelli polariani, che al fine mi hanno contattata. Sulla terra abbiamo basi sotterranee ai poli, ma proveniamo dai pianeti della costellazione della Lyra. Alcuni ruotano attorno a Vega, una stella bianca, compresa fra Ercules e Cignus, che dista 26 anni luce dalla terra. Vicino a Vega vivono i fratelli d’Ipsilon Lyrae. E' una stella quadrupla, nota con il nome di Doppia Doppia. E’ formata, infatti, da un coppia di stelle bianche di quinta magnitudine. Anche i pianeti d’altre stelle multiple sono abitati, come Beta, Delta e Zeta Lyrae”, spiegò Eliana.
“Noi d’Aldebaran arriviamo dalla Costellazione del Toro”, continuò una nuova entità. “Il nostro astro paterno è un gigante rosso, 40 volte più grande del vostro sole. Una delle stelle più brillanti dell’emisfero nord.”
“Gli alleati delle Pleiadi”, riprese Luxus “sono i membri più fidati e attivi della Fratellanza Cosmica: spesso scendono sulla terra o s’incarnano volontariamente per aiutare l’umanità. Loro provengono dalle Pleiadi, ammasso stellare nella costellazione del Toro, a circa 500 anni luce da qui. Alcione, la più luminosa, è il fulcro di questa parte della galassia, intorno a cui orbitano il sole e la terra. E’ questa la costellazione delle Sette Sorelle, venerata dagli antichi Egizi. I templi di Hathor in Egitto erano tutti orientati verso questa costellazione.”
“Hathor, la dea dei geroglifici che ho visto sulla piramide al microscopio?”
“Luxus, vedi che sta imparando qualcosa! Proprio quella, Ted. Le piramidi le hanno costruite i Solari, non solo quelle in miniatura, ma anche quelle che gli archeologici credono risalire al 3.500 a.C. Cheope, Chefren e Micherino…”
“Lo immaginavo”, disse Villata.
“Noi siamo l’esercito dei guerrieri della luce, gli Esseri Spiritualmente Abili, immessisi in questa ronda per combattere, e fin che siamo liberi possiamo spostarci nei piani dimensionali a nostro piacimento. Come lo sei tu e molti terresti. Voi siete i nostri fratelli energetici, imprigionati nella materia. Non puoi ancora rendertene conto perché non ricordi, ma tu sei uno schiavo, come lo ero io.”
“L’ho sempre pensato: schiavo del lavoro, delle tasse, del sistema, delle ingiustizie, della prevaricazione…”
“Anche, ma io intendevo una prigionia diversa. All’inizio della guerra partisti da Aldebaran, e non eri confinato in un corpo fisico, ma potevi generarlo come hai visto fare a Luxus. Grazie ad una struttura energetica pluridimensionale potevi spostarti ovunque, assumendo la forma spazio temporale più idonea al piano vibrazionale scelto.”
“Deve essere una cosa bella, ma continuo ad avere delle difficoltà di comprensione, forse mi mancano le basi per passare l’esame”, disse acido il Villata.
Ted Villata si destò: non sapeva dove fosse. Era, forse, morto? "Amore!" sollecitavano le dolci dita, carezzandolo. Sembrava l’imbrunire. L'uomo notò una gran finestra ovoidale galleggiante nel vuoto. Un modello di multivisore insolito, mai visto prima: doveva costare una fortuna.
Sull'orizzonte si ergeva la sagoma celeste e oro della terra, scortata da una miriade di corpuscoli argentei, come pesci piloti su uno squalo. Sì, forse era proprio trapassato.
Il disco solare era inchiodato alla sfera universale. L’illimitato aggredì Ted, ed anche Eliana sentì l’angoscia, un sentimento che non provava da moltissimo tempo.
"Perché mi ha avvelenato? Sono morto, vero?!"
"No... sei svenuto."
"Dove siamo?"
"Lontano da Rimini."
"Potevi dirmelo che volevi fare una gita; chi sa se a quest'ora c'è un tabaccaio aperto. Hai una sigaretta?" La ragazza scosse il capo: "Non ne hai bisogno."
"Che storia, c’incontriamo dopo anni e tu mi rapisci per farmi smettere di fumare?!"
"Non proprio."
"Ho capito che non devo capire. Non so più se sogno, se ho delle visioni, se è tutto vero… ma siamo reali?" lamentò il Villata. Eliana non rispose e lo pizzicò forte su un braccio. Lui gridò: “Ahia, che dolore, ma perché tutti vogliono farmi del male?!”
"Ted, non sogni. Siamo in orbita attorno alla terra. Qualunque cosa accada, ricordati che voglio il tuo bene.”
“E’ predisposto ad imparare ma è soverchiamente lento”, disse il professor Luxus Urlaub, concretandosi nella stanza. Seppure ancora vago, ma in tutta la sua imponenza fisica, proseguì: “Darei ordine a tale concetto, affermando che questo essere è insopportabile? Potrei affermarlo se avvertissi rabbia ed impazienza, ma non le sento.”
Eliana sapeva che Luxus sarebbe arrivato per sistemare tutto e dirigere l’operazione. Faceva sempre così quando si trovava in difficoltà.
Luxus era in ritardo, per i soliti problemi di messa punto del suo sistema multidimensionale. Così portò a termine la modificazione vibrazionale del suo corpo eterico per stabilizzarlo fisicamente e vi addizionò la consapevolezza più adatta.
“Benvenuto, Ted. Ti aspettavamo”
Ted corrugò la fronte osservando quell’uomo imponente quasi risplendente.
“Chi è lei? L’ho già vista recentemente in un filmato…”
“Chiamami Unione di Coscienze.”
“Che cosa vuol dire?”
“Vuol dire che il professor Luxus Urlaub ha formato un condensato fisico che ospita un reparto di combattenti. Il corpo è solo una macchina dimensionale, una specie di navicella spaziale, che può accogliere molte consapevolezze.
“Tu hai chiesto una nuova identità fisica e ti è stata data dagli umani. Ma quello è uno svago tecnologico primitivo: tu avrai di più per poter combattere. Dov’è la piramide?” reclamò Luxus.
“Di quale piramide sta parlando Eliana?”
“Lo sai”, disse la ragazza con la voce più carezzevole.
“Fidati, sei tra amici, dobbiamo riunirle” tagliò corto lo scienziato.
Gli mostrarono tre piramidi, apparentemente identiche a quella che il Villata aveva consegnato a René.
“Allora la storia di Wesselman sugli antichi Jed egiziani non un’ipotesi folle?”
“Non lo è. Dov’è il quarto Jed?
“Il mio amico René lo sta portando ai capi della resistenza.”
“Male, il coordinamento logistico non funziona come dovrebbe, stiamo perdendo un mucchio di tempo.
Non sanno neanche come usarla”, disse lo scienziato con un timbro di voce decisamente più marziale.
“Il fatto è che i Pleiadiani non si fidano completamente di noi, comandante Nagar”, disse Eliana.
“Vogliono controllare l’operazione di modifica vibrazionale planetaria con il consenso dei terrestri.”
“Scusatemi se v’interrompo, Alleanza, ma io non ci capisco più niente.
“Cercheremo di farti capire. Quello che ha parlato prima è il comandate Nagar. Io sono Luvjan, genetista atomica. Ho ideato nuovi processi di relazione fra il dna e le vibrazioni energetiche universali della terza dimensione. L’umanità sta subendo un’involuzione rapidissima, che rende precari gli equilibri del pianeta. Se la strategia degli impianti elettro neurali dei Sauri sarà completata ed attuata, gli uomini perderanno per sempre la loro coscienza”, spiegò la donna.
“Questo lo avevo intuito, se no perché avrei dovuto cambiare identità?! Sarò stupido ma non idiota!”
Eliana riprese: “L’ultima misurazione effettuata evidenza la presenza attorno alla Terra di una fascia impermeabile di pensiero collettivo a bassissima frequenza, che sta trascinando al parossismo il suo corpo mentale per attirare incarnazioni di esseri sempre più immondi.”
“Questo è complicato”, pensò Ted.
Eliana gli rispose: “Siamo in guerra, questo lo capisci?”
“Sì… e no…”
Luxus proseguì: “Ascolta attentamente e non fare commenti scettici. Nell’universo esistono diverse razze, che milioni d’anni fa decisero di porre fine alla discordia creando una Confederazione di Galassie. Purtroppo i sauri tradirono il patto e scatenarono un’offensiva improvvisa nelle vibrazioni universali più dense, al limitare della quarta dimensione, per il controllo della Via Lattea. Iniziò una guerra che continua ancora oggi, fra due schieramenti. Da una parte Lyriani, Pleiadiani e abitanti d’Aldebaran. Dall’altra i grigi, o reticolanti, di Zeta Reticuli e i dragoni. La loro base di partenza e la costellazione dell’Orsa Maggiore che comprende il sistema solare di Alpha Draconis, o Stella di Set.”
“Vogliono robotizzarci e renderci schiavi“, disse Eliana.
“Eliana Lamanna, lo sapevo, sei una marziana, l’ho intuito fin dai tempi della scuola.”
“Io invece non lo sapevo. Ci sono voluti anni per cambiare le mie facoltà percettive. Poi ho conosciuto attraverso il pensiero i fratelli polariani, che al fine mi hanno contattata. Sulla terra abbiamo basi sotterranee ai poli, ma proveniamo dai pianeti della costellazione della Lyra. Alcuni ruotano attorno a Vega, una stella bianca, compresa fra Ercules e Cignus, che dista 26 anni luce dalla terra. Vicino a Vega vivono i fratelli d’Ipsilon Lyrae. E' una stella quadrupla, nota con il nome di Doppia Doppia. E’ formata, infatti, da un coppia di stelle bianche di quinta magnitudine. Anche i pianeti d’altre stelle multiple sono abitati, come Beta, Delta e Zeta Lyrae”, spiegò Eliana.
“Noi d’Aldebaran arriviamo dalla Costellazione del Toro”, continuò una nuova entità. “Il nostro astro paterno è un gigante rosso, 40 volte più grande del vostro sole. Una delle stelle più brillanti dell’emisfero nord.”
“Gli alleati delle Pleiadi”, riprese Luxus “sono i membri più fidati e attivi della Fratellanza Cosmica: spesso scendono sulla terra o s’incarnano volontariamente per aiutare l’umanità. Loro provengono dalle Pleiadi, ammasso stellare nella costellazione del Toro, a circa 500 anni luce da qui. Alcione, la più luminosa, è il fulcro di questa parte della galassia, intorno a cui orbitano il sole e la terra. E’ questa la costellazione delle Sette Sorelle, venerata dagli antichi Egizi. I templi di Hathor in Egitto erano tutti orientati verso questa costellazione.”
“Hathor, la dea dei geroglifici che ho visto sulla piramide al microscopio?”
“Luxus, vedi che sta imparando qualcosa! Proprio quella, Ted. Le piramidi le hanno costruite i Solari, non solo quelle in miniatura, ma anche quelle che gli archeologici credono risalire al 3.500 a.C. Cheope, Chefren e Micherino…”
“Lo immaginavo”, disse Villata.
“Noi siamo l’esercito dei guerrieri della luce, gli Esseri Spiritualmente Abili, immessisi in questa ronda per combattere, e fin che siamo liberi possiamo spostarci nei piani dimensionali a nostro piacimento. Come lo sei tu e molti terresti. Voi siete i nostri fratelli energetici, imprigionati nella materia. Non puoi ancora rendertene conto perché non ricordi, ma tu sei uno schiavo, come lo ero io.”
“L’ho sempre pensato: schiavo del lavoro, delle tasse, del sistema, delle ingiustizie, della prevaricazione…”
“Anche, ma io intendevo una prigionia diversa. All’inizio della guerra partisti da Aldebaran, e non eri confinato in un corpo fisico, ma potevi generarlo come hai visto fare a Luxus. Grazie ad una struttura energetica pluridimensionale potevi spostarti ovunque, assumendo la forma spazio temporale più idonea al piano vibrazionale scelto.”
“Deve essere una cosa bella, ma continuo ad avere delle difficoltà di comprensione, forse mi mancano le basi per passare l’esame”, disse acido il Villata.