Brano 10
Paolo si alza arrabbiato dal letto, mentre il mezzo busto lancia un’altra notizia, nella stanza inizia a frignare con insistenza un fastidioso segnale acustico. Isabella guarda Paolo mostrandogli una smorfia di disprezzo: "Caro, vuoi deciderti a rispondere al telefono. Basta che tu dica sì o no. Vedrai che il Sistema Invisibile di Gestione della casa obbedirà, come sempre.”.
Paolo grida: “Sì, pronto!… tanto non ho nulla da nasconderti!”
“Garibaldi? Sono il commissario Peressi. Scusa se ti disturbo ma è successa una cosa straordinaria.”
“Paolo, è stato trucidato Padre Juan Carlos Pereira, negli scantinati di Palazzo Reale.”
“Sono finito”, sussurra Paolo, piombando come un sacco vuoto sul letto.
“Non sei proprio capace di stare tranquillo!” dice Isabella, frusciando in una vestaglia di seta blu. “E lei Peressi, è ancora in linea?”
“Sì, ma non ho altro da aggiungere. Sarà meglio che tu venga subito, mentre stiamo facendo i rilevamenti. Ti aspettiamo con impazienza, io e il cadavere.”
“Demolito, distrutto, diroccato” continua a borbottare Paolo, precipitato in uno stato confusionale da malaria: sudore, capelli fradici, mani tremanti, occhi lividi.
“Buon giorno da Arion, il sistema invisibile di governo dell'unità abitativa XXII. Sono le nove di sabato 23 Luglio 2000 e Oltre. Messaggio registrato, ascoltare con attenzione, prego: "Buon giorno Signora Neumann e Signor Garibaldi. Vogliamo ricordare che oggi entra in vigore la nuova legge di sicurezza sull’identificazione.
Ringraziamo d’aver provveduto in tempo utile alle procedure di deposito delle impronte iridica, vocale e digitale. Buona giornata.
Temperatura esterna 41 gradi, interna 22. Doccia pronta, si consiglia di utilizzare l’acqua con parsimonia e di recuperarla, attraverso il sistema di depurazione. Se si desidera la colazione, dire sì. Sarà in tavola fra dieci minuti. Appuntamenti del giorno…”
“Basta, disattiviamolo!” urla Paolo.
“Caro, non è possibile, la Polizia Informatica se n’accorgerebbe e dovremmo lavorare anni per pagare la multa. Possiamo privarlo di qualche funzione secondaria, ma tutto sarebbe più scomodo, non credi?!”
Paolo si alza arrabbiato dal letto, mentre il mezzo busto lancia un’altra notizia, nella stanza inizia a frignare con insistenza un fastidioso segnale acustico. Isabella guarda Paolo mostrandogli una smorfia di disprezzo: "Caro, vuoi deciderti a rispondere al telefono. Basta che tu dica sì o no. Vedrai che il Sistema Invisibile di Gestione della casa obbedirà, come sempre.”.
Paolo grida: “Sì, pronto!… tanto non ho nulla da nasconderti!”
“Garibaldi? Sono il commissario Peressi. Scusa se ti disturbo ma è successa una cosa straordinaria.”
“Paolo, è stato trucidato Padre Juan Carlos Pereira, negli scantinati di Palazzo Reale.”
“Sono finito”, sussurra Paolo, piombando come un sacco vuoto sul letto.
“Non sei proprio capace di stare tranquillo!” dice Isabella, frusciando in una vestaglia di seta blu. “E lei Peressi, è ancora in linea?”
“Sì, ma non ho altro da aggiungere. Sarà meglio che tu venga subito, mentre stiamo facendo i rilevamenti. Ti aspettiamo con impazienza, io e il cadavere.”
“Demolito, distrutto, diroccato” continua a borbottare Paolo, precipitato in uno stato confusionale da malaria: sudore, capelli fradici, mani tremanti, occhi lividi.
“Buon giorno da Arion, il sistema invisibile di governo dell'unità abitativa XXII. Sono le nove di sabato 23 Luglio 2000 e Oltre. Messaggio registrato, ascoltare con attenzione, prego: "Buon giorno Signora Neumann e Signor Garibaldi. Vogliamo ricordare che oggi entra in vigore la nuova legge di sicurezza sull’identificazione.
Ringraziamo d’aver provveduto in tempo utile alle procedure di deposito delle impronte iridica, vocale e digitale. Buona giornata.
Temperatura esterna 41 gradi, interna 22. Doccia pronta, si consiglia di utilizzare l’acqua con parsimonia e di recuperarla, attraverso il sistema di depurazione. Se si desidera la colazione, dire sì. Sarà in tavola fra dieci minuti. Appuntamenti del giorno…”
“Basta, disattiviamolo!” urla Paolo.
“Caro, non è possibile, la Polizia Informatica se n’accorgerebbe e dovremmo lavorare anni per pagare la multa. Possiamo privarlo di qualche funzione secondaria, ma tutto sarebbe più scomodo, non credi?!”