Brano 56
<<Ed essi li radunarono nel luogo che si chiama, in ebraico, Harmaghedon>>
(Ap XVI, 13-16).
Harmaghedon, dove si raduneranno i re nel giorno del Signore (Ap XVI, 16) è il monte di Meghiddo, città a 30 chilometri a sud-est del Monte Carmel ed anche il luogo di alcune battaglie nel Vecchio Testamento. Si trova in Israele, vicino al monte Izreel. Il termine Har viene dall’ebraico e vuol dire montagna, luogo collinoso.
Megiddo, significa incontro. Ci si riferisce alla grande battaglia che si scatenerà a nord della piana di Esdraelon, esattamente a sud-est di Gerusalemme.
Centoquarantaquattromila Solari, perfettamente organizzati, scesero con le loro astronavi schermate nella piana.
In possesso delle tecnologie militari più avanzate, si misero a disposizione dei terrestri per espugnare le fortezze dei Sauri. Come ai tempi d’Atònmosi le case non segnate dal rosso del sangue geneticamente puro, sarebbero state spazzate da una nebbia di morte, che avrebbe ucciso le generazioni maledette dei giganti. Anche i Dragoni sbarcarono con le loro astronavi a Meghiddo, con ottantamila vigilanti al comando di Semeyaza e degli ufficiali ricordati nel Libro di Enoc: - I figli degli uomini aumentarono e nacquero loro ragazze belle. Gli angeli, figli del cielo, se ne innamorarono e dissero: "Venite, scegliamoci le amanti fra gli umani e generiamo." Semeyaza, il loro capo, disse: "Ho paura che vogliate farlo irresponsabilmente per poi far pagare solo a me ogni colpa.” Ma tutti gli risposero: "Giuriamo che non recederemo dal proposito. Allora si impegnarono tutti. Questi sono i nomi più importanti dei duecento angeli, cioè i loro capi: Semeyaza, Urakibaramel, Akibeel, Tamiel, Ramuel, Danel, Ezeqeel, Suraquyal, Asael, Armers, Batraal, Anani, Zaqebe, Samsaweel, Sartael, Turel, Yomyael, Arazeyal.
Michael arringò l’esercito dei solari e degli umani. “Stolti, tutte le sante parole mi annunciarono, anche le Uphanishad: - Kalki, il Signore dell’Universo, cavalcherà tra noi con ira, montando Devadatta, il suo veicolo di Luce, la fiammeggiante spada tra le mani. Galopperà, il Figlio di Dio su tutta la terra, mostrando le sue otto opulenze mistiche e i Suoi otto attributi speciali di Dio. In tutto il suo incomparabile fulgore galopperà, come la furia, giustiziando milioni di ladri che vestivano abiti di re.
Nell’Apocalisse di Giovanni così fui descritto: - Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; e Colui che lo cavalca si chiama il Fedele e il Verace; Egli giudica e combatte con giustizia... Era vestito di una veste tinta di sangue... Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. E dalla bocca gli usciva una spada affilata per percuotere con essa le nazioni; ed Egli le reggerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ardente ira di Dio, l'Onnipotente... E vidi la bestia e i re della Terra e le loro armate adunate e pronte a dar battaglia a Colui che cavalcava il cavallo e all'esercito suo.”
Dopo il rapimento degli eletti, la guerra notturna era durata tre giorni, tre giorni di caccia totale. I Sauri non sapevano usare il corpo astrale per spostarsi nelle dimensioni spazio temporali superiori. Al fine furono distrutti uno ad uno con la spada fiammeggiante.
Il Figlio di Dio galoppando su tutta la terra, mostrava le sue otto opulenze mistiche e i suoi otto attributi speciali. Incomparabile fulgore, come la furia, aveva pervaso di vera luce la creazione, giustiziando milioni di ladri che vestivano abiti di re. La privatizzazione e l'imperialismo economico erano finiti per sempre. Le ricchezze non erano più accentrate in poche mani.
La tremenda carneficina di Harmaghedon segnò la fine dell'Impero Celato, delle nazioni confederate che lo costituivano e dell'Anticristo. Le porte d’accesso alle città sotterranee furono sigillate e i superstiti rinchiusi per sempre nelle profondità degli abissi.
Dice San Giovanni: <<La bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto i miracoli davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Ambedue furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. Il resto fu ucciso dalla spada che usciva dalla Sua bocca; e tutti gli uccelli si satollarono delle loro carni>> (Ap XIX, 20, 21), e Satana fu sprofondato nell'abisso e legato per mille anni. E' la fine della trinità diabolica. Il mondo, così, libero e purificato, vivrà per tutto questo tempo in pace e giustizia.
<<Ed essi li radunarono nel luogo che si chiama, in ebraico, Harmaghedon>>
(Ap XVI, 13-16).
Harmaghedon, dove si raduneranno i re nel giorno del Signore (Ap XVI, 16) è il monte di Meghiddo, città a 30 chilometri a sud-est del Monte Carmel ed anche il luogo di alcune battaglie nel Vecchio Testamento. Si trova in Israele, vicino al monte Izreel. Il termine Har viene dall’ebraico e vuol dire montagna, luogo collinoso.
Megiddo, significa incontro. Ci si riferisce alla grande battaglia che si scatenerà a nord della piana di Esdraelon, esattamente a sud-est di Gerusalemme.
Centoquarantaquattromila Solari, perfettamente organizzati, scesero con le loro astronavi schermate nella piana.
In possesso delle tecnologie militari più avanzate, si misero a disposizione dei terrestri per espugnare le fortezze dei Sauri. Come ai tempi d’Atònmosi le case non segnate dal rosso del sangue geneticamente puro, sarebbero state spazzate da una nebbia di morte, che avrebbe ucciso le generazioni maledette dei giganti. Anche i Dragoni sbarcarono con le loro astronavi a Meghiddo, con ottantamila vigilanti al comando di Semeyaza e degli ufficiali ricordati nel Libro di Enoc: - I figli degli uomini aumentarono e nacquero loro ragazze belle. Gli angeli, figli del cielo, se ne innamorarono e dissero: "Venite, scegliamoci le amanti fra gli umani e generiamo." Semeyaza, il loro capo, disse: "Ho paura che vogliate farlo irresponsabilmente per poi far pagare solo a me ogni colpa.” Ma tutti gli risposero: "Giuriamo che non recederemo dal proposito. Allora si impegnarono tutti. Questi sono i nomi più importanti dei duecento angeli, cioè i loro capi: Semeyaza, Urakibaramel, Akibeel, Tamiel, Ramuel, Danel, Ezeqeel, Suraquyal, Asael, Armers, Batraal, Anani, Zaqebe, Samsaweel, Sartael, Turel, Yomyael, Arazeyal.
Michael arringò l’esercito dei solari e degli umani. “Stolti, tutte le sante parole mi annunciarono, anche le Uphanishad: - Kalki, il Signore dell’Universo, cavalcherà tra noi con ira, montando Devadatta, il suo veicolo di Luce, la fiammeggiante spada tra le mani. Galopperà, il Figlio di Dio su tutta la terra, mostrando le sue otto opulenze mistiche e i Suoi otto attributi speciali di Dio. In tutto il suo incomparabile fulgore galopperà, come la furia, giustiziando milioni di ladri che vestivano abiti di re.
Nell’Apocalisse di Giovanni così fui descritto: - Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; e Colui che lo cavalca si chiama il Fedele e il Verace; Egli giudica e combatte con giustizia... Era vestito di una veste tinta di sangue... Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. E dalla bocca gli usciva una spada affilata per percuotere con essa le nazioni; ed Egli le reggerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ardente ira di Dio, l'Onnipotente... E vidi la bestia e i re della Terra e le loro armate adunate e pronte a dar battaglia a Colui che cavalcava il cavallo e all'esercito suo.”
Dopo il rapimento degli eletti, la guerra notturna era durata tre giorni, tre giorni di caccia totale. I Sauri non sapevano usare il corpo astrale per spostarsi nelle dimensioni spazio temporali superiori. Al fine furono distrutti uno ad uno con la spada fiammeggiante.
Il Figlio di Dio galoppando su tutta la terra, mostrava le sue otto opulenze mistiche e i suoi otto attributi speciali. Incomparabile fulgore, come la furia, aveva pervaso di vera luce la creazione, giustiziando milioni di ladri che vestivano abiti di re. La privatizzazione e l'imperialismo economico erano finiti per sempre. Le ricchezze non erano più accentrate in poche mani.
La tremenda carneficina di Harmaghedon segnò la fine dell'Impero Celato, delle nazioni confederate che lo costituivano e dell'Anticristo. Le porte d’accesso alle città sotterranee furono sigillate e i superstiti rinchiusi per sempre nelle profondità degli abissi.
Dice San Giovanni: <<La bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto i miracoli davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Ambedue furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. Il resto fu ucciso dalla spada che usciva dalla Sua bocca; e tutti gli uccelli si satollarono delle loro carni>> (Ap XIX, 20, 21), e Satana fu sprofondato nell'abisso e legato per mille anni. E' la fine della trinità diabolica. Il mondo, così, libero e purificato, vivrà per tutto questo tempo in pace e giustizia.